• 13/12/2024

Alla scoperta dell’Aviation: storia, curiosità, abbinamenti

 Alla scoperta dell’Aviation: storia, curiosità, abbinamenti

Photo Credit: questoèilmassimo

Cocktail classico nato in America prima del Proibizionismo, l’Aviation è un drink fresco e accattivante per profumo e colore, di un azzurro cielo dato dalla crème de violette. In pratica, un Gin Sour aromatizzato alla violetta e in cui la parte zuccherata è sostituita dal maraschino.

LA STORIA

Come quasi sempre accade nel caso dei cocktail “old school”, l’origine dell’Aviation è dibattuta. Secondo una leggenda, sarebbe stato creato nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, da un ignoto barman di un circolo di ufficiali dell’aviazione britannica, il quale avrebbe elaborato la ricetta in onore dei piloti di Sua Maestà impegnati nel conflitto.
Un’altra teoria ne attribuisce la paternità a Hugo Ensslin, bartender di origine tedesca che diffuse per la prima volta la ricetta nel suo “Recipes for Mixed Drinks”, autopubblicato nel 1916 quando era capo barman del Wallick Hotel di New York, in Times Square. Tuttavia, se è vero che Ensslin ne divulgò per primo la ricetta, non vi sono certezze che sia stato proprio lui a inventare l’Aviation. Peraltro, è documentata l’esistenza di almeno due cocktail con lo stesso nome già attorno al 1910, ma basati su ricette completamente diverse.
Con il Proibizionismo, l’Aviation fu praticamente dimenticato, almeno fino a quando Harry Craddock non lo incluse nel suo celebre “The Savoy cocktail book”, depennando però dagli ingredienti la crème de violette, quasi introvabile in quel periodo. Di conseguenza il cocktail perse il suo caratteristico colore azzurro e per molti decenni questa divenne la sua ricetta di riferimento nel mondo della mixology, anche in virtù dell’autorevolezza della fonte, ben più conosciuta rispetto al raro ricettario di Ensslin.
Anche Dale DeGroff, nel 2002, ripubblicò la ricetta di Craddock (senza crema di violetta) nel noto “The craft of the cocktail”. In realtà, però, già dagli anni ’90 con la riscoperta dei classici da parte della nuova generazione di bartender che diede origine alla seconda “golden age” della miscelazione, era stata rilanciata la formula originaria. La stessa che, dal 2011, è stata codificata dall’International Bartenders Association (Iba) nella sua lista ufficiale, categoria “Unforgettables”, grazie anche alla facile reperibilità, oggi, del liquore a base di violetta.

IL NOME

Come detto, l’Aviation nacque con ogni probabilità attorno alla metà degli anni ’10 del Novecento, quando l’aviazione conquistò grande popolarità, complici le gesta degli “assi” del primo conflitto mondiale, divenendo simbolo di modernità e velocità. Non stupisce, quindi, che in questo clima il nuovo cocktail, con il suo colore azzurro che ricorda quello del cielo, sia stato dedicato proprio all’aviazione.
A maggior ragione, poi, se diamo credito all’ipotesi che il drink abbia visto la luce nel bar di un circolo ufficiali dell’aeronautica militare…

LA RICETTA UFFICIALE IBA

Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: coppetta a cocktail
Ingredienti:
45 ml gin
15 ml maraschino
15 ml succo di limone fresco
1 bar spoon crème de violette
Garnish: ciliegina rossa (opzionale)

LA RICETTA DI DALE DEGROFF (RIPRESA DA QUELLA DI HARRY CRADDOCK)

Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: bicchiere da cocktail
Ingredienti:
60 ml gin
30 ml maraschino
15 ml succo di limone fresco
Garnish: buccia di limone fiammeggiata

LE VARIANTI

Nei “tips” che seguono la ricetta ufficiale nella nuova lista Iba si suggerisce, tra le altre cose, di giocare fra diverse tipologie di gin oppure di sostituire quest’ultimo con rum o con un distillato d’uva. È anche possibile sostituire il maraschino con una mastiha, o ancora utilizzare un buon genepy o una sambuca al posto della crème de violette.

L’AVIATION AL CINEMA

Nel 2012 negli Stati Uniti uscì un film indipendente intitolato proprio “The Aviation Cocktail”, diretto da David R. Higgins. Ambientato negli anni ’50 in una sonnacchiosa cittadina del Midwest, racconta le storie intrecciate di tre veterani della Seconda guerra mondiale che precipitano in una spirale di traumi e tragedie a seguito del rapimento e dell’omicidio di una giovane donna. Nonostante dia il titolo al film (mai pubblicato in Italia), l’Aviation ha un ruolo marginale nella vicenda, contribuendo più che altro ai problemi di alcolismo di alcuni dei personaggi. Clicca qui per vedere il film (in inglese).

AVIATION E FOOD PAIRING

Le note floreali, aspre e dolci dell’Aviation si prestano a essere abbinate a piatti i cui sapori siano complementari rispetti a quelli, delicati e complessi, del drink.
Come antipasti leggeri, puntando su stuzzichini che non sovrastino il gusto raffinato del cocktail. Qualche esempio? Canapè con salmone affumicato o tartine con formaggio di capra ed erba cipollina.
Un altro buon accostamento è con il pesce crudo: piatti come sushi o carpaccio di salmone si sposano bene con la freschezza del cocktail. E poi i dolci: biscotti al burro al limone o una mousse leggera ai frutti di bosco possono bilanciare la dolcezza del cocktail.

Fonte: Horecanews.it

Nicole Cavazzuti

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