• 13/12/2024

Ardbeg Vintage Y2K: il single malt che incarna lo spirito dell’anno 2000

 Ardbeg Vintage Y2K: il single malt che incarna lo spirito dell’anno 2000

Con Ardbeg Vintage Y2K, la Distilleria di Islay rilascia ufficialmente il suo primo imbottigliamento del nuovo millennio: intensamente dolce e classicamente torbato, questo whisky invecchiato 23 anni è la prima release di una serie super limitata, nata per celebrare un anno fondamentale per la storia Ardbeg. Mentre la nostalgia per le mode e i trend degli anni Duemila si diffonde nuovamente nel mondo, la Distilleria invita gli amanti del single malt torbato per antonomasia a salire a bordo della sua macchina del tempo per rivivere un momento cruciale della sua storia.

Se l’anno 2000 viene ricordato da molti per i jeans bootcut, i flip phone e l’inafferrabile millennium bug, questo anno memorabile ha rappresentato un punto di svolta totalmente diverso per Ardbeg. Dopo decenni di abbandono, nel 1997 The Glenmorangie Company ha salvato la Distilleria dalla chiusura e ne ha curato il meticoloso restauro. Ardbeg è tornata alla piena produzione e, mentre il resto del mondo faceva festa nel Capodanno tra il 1999 e il 2000 (con molte distillerie chiuse per paura del caos informatico!), i suoi solerti alambicchi sono rimasti svegli tutta la notte per far scorrere lo spirito… del tempo.

Realizzata con alcuni dei primissimi distillati prodotti nel millennio, l’edizione inaugurale della serie Ardbeg Vintage Y2K è diversa da qualsiasi altra precedente. È stata distillata nello storico alambicco in servizio ad Ardbeg per 51 anni, prima di andare in pensione nel 2001. Con un maggior rigore nella selezione delle botti sotto la nuova proprietà, il whisky è stato messo a riposare in alcune delle migliori botti ex- bourbon e sherry Oloroso in circolazione.

Il risultato è un single malt ricco, caratterizzato da note vivaci e sapori intensamente dolci e fuligginosi: un’anomalia fumosa che non si ripeterà mai più. Gli aromi di balsamo di limone ricordano l’olio di lino e il miele di erica, mentre al palato la fuliggine e la menta piperita innescano memorie di caffè macinato e anice.

Mentre quel whisky viene portato in magazzino a riposare, un altro evento significativo impreziosisce la storia Ardbeg. Nel febbraio del 2000, alcuni appassionati della Distilleria sparsi per il mondo, si riuniscono per garantire che le sue porte non chiudano mai più: è così che nasce l’Ardbeg Committee. Sono passati più di due decenni da quel momento memorabile e questa fedele fanbase rappresenta oggi il cuore pulsante di Ardbeg con oltre 180.000 fedelissimi da ben 130 paesi.

Il Dr Bill Lumsden, Master Distiller di Ardbeg, dichiara: “Ardbeg Vintage Y2K è un ricordo fenomenale di un anno cruciale per la Distilleria. Prodotto all’alba di una nuova era, nel nostro storico alambicco, questo rarissimo whisky è stato conservato con cura fino ad oggi. Emergono note erbacee, agrumate e dolci al naso, seguite da fuliggine, menta piperita e caffè che esplodono al palato. Questo classico retrò da collezione è puro concentrato di nostalgia Ardbeg”.

Jackie Thomson, presidente del Committee e responsabile del centro visitatori della distilleria, prosegue: “L’inizio del nuovo millennio è stato sotto molti aspetti una pietra miliare per Ardbeg, non ultima la nascita del nostro Commitee, la linfa vitale della Distilleria. Con il ritorno delle mode e della cultura 2000, invitiamo gli Ardbeggians a tornare indietro nel tempo per ripercorrere un anno straordinario e godersi lo spirito di Ardbeg Vintage Y2K“.

Note di degustazione di Ardbeg Vintage Y2K:

ABV: 46%

Colore: oro chiaro

Naso: erbaceo, dolce e fragrante, con una sottile e lontana nota di fumo aromatico. Si rivela una nota eccentrica e zuccherina di balsamo di limone, insieme a un accenno di olio di lino e noci candite. Con una spruzzata d’acqua, le note aromatiche si intensificano, con una punta di miele di erica, un tocco di creosoto e il lieve accenno di tela.

Palato: simile a un sorbetto, con una vibrante effervescenza sulla lingua. Il sapore iniziale è intensamente dolce, con un’esplosione di anice, caramella mou, biscotti digestivi, menta piperita, mentolo, catrame e fondi di caffè. Si sviluppano poi sapori di fuliggine e catrame.

Finale: Il retrogusto lungo e persistente rivela losanga antisettica, buccia
d’arancia amara e tannini di quercia.

Ardbeg.
Nato nel 1815 e riconosciuto come The Ultimate Spirit of Islay, Ardbeg è venerato da intenditori di tutto il mondo e ricordato come il più torbato, affumicato e complesso tra tutti i single malt dell’isola. Nonostante la sua natura fumosa, Ardbeg è rinomato per la sua deliziosa dolcezza, un fenomeno affettuosamente ribattezzato “il paradosso della torba”. Durante gli anni ’80 e ’90, il futuro della distilleria era incerto, ma poi il marchio venne acquistato da Glenmorangie nel 1997 e, tre anni dopo, il lancio dell’iconico Ardbeg 10 e l’istituzione dell’Ardbeg Committee sancirono la ripresa definitiva di questo incredibile gioiello scozzese. Dal 2000 dunque la Distilleria è risorta come una fenice, e oggi Ardbeg è ben consolidato come un malt di nicchia, cult e con un seguito appassionato.

The Ardbeg Committee.
Dal 2000, l’eredità di Ardbeg è protetta dall’Ardbeg Committee, che con migliaia di seguaci in tutto il mondo, nasce con lo scopo di far sì che le porte della distilleria “non si chiudano mai più”. A oggi sono più di 180.000 i membri, iscritti a questa community virtuale, vengono da oltre 130 Paesi e sono regolarmente coinvolti dalla distilleria in attività esclusive, degustazioni ed eventi dedicati. Infine, proprio ai Committees di tutto il mondo sono dedicate alcune edizioni limitate speciali che Ardbeg rilascia ogni anno. Il Comitattee, a cui è possibile iscriversi gratuitamente su ardbeg.com, è presieduto da Jackie Thomson.

Premi
Ardbeg è il single malt whisky affumicato più premiato al mondo. Dal 2008, Ardbeg ha vinto più di 50 medaglie d’oro e doppie medaglie d’oro nelle principali competizioni internazionali. Ardbeg è stato nominato due volte “Scotch Whisky of the Year” da Jim Murray’s Whisky Bible (2008, 2009) e due volte “World’s Best Single Malt” ai World Whisky Awards (2010, 2013). Durante i Global Icons of Whisky Awards 2014, Mickey Heads è stato votato “Distillery Manager of the Year”. L’anno successivo, i prodotti di Ardbeg hanno occupato i primi tre posti nella recensione della rivista Whisky Advocate sui migliori single malt whisky a meno di 100 dollari. Nel frattempo, sia Ardbeg
Corryvreckan che Ardbeg Uigeadail si sono piazzati al primo posto al San Francisco
World Spirits Competition 2016. Nel 2019, il dottor Bill Lumsden è stato premiato come Master Distiller of the Year per la terza volta in quattro anni. Ardbeg Corryvreckan ha vinto il Best Single Malt Scotch all’International Whisky Competition 2020, mentre Ardbeg Wee Beastie ha vinto il Best Single Malt Scotch Under 10 Years Old e la stessa Ardbeg Distillery ha vinto il Distillery of the Year 2019 e 2020. Nel 2021, Bill Lumsden è stato nominato per la quinta volta in sei anni Master Distiller of the Year e Ardbeg Uigeadail ha vinto il World Whisky of the Year nell’International Whisky Competition. Nel 2022, all’International Whisky Competition, Ardbeg ha ricevuto ancora una volta il premio Distillery of the Year, mentre Ardbeg Ardcore è stato premiato come Best New Scotch Release, Best Peated Single Malt e Best Islay Single Malt.

Il restauro della Distilleria Ardbeg.
Quando The Glenmorangie Company acquistò Ardbeg, verso la fine del 1997, la Distilleria era devastata dall’incuria. I lavori di ristrutturazione sono iniziati subito, semplicemente per consentire la ripresa della distillazione. Nei primi anni, il team riuscì a produrre solo una piccola quantità di single malt. Solo a partire dal 1999-2000 è stato possibile riprendere la produzione completa. In effetti, dopo aver affrontato tante sfide, la Distilleria non si è lasciata intimorire dalla minaccia del millennium bug! Così, mentre gran parte del mondo chiudeva i battenti la notte di Capodanno del 1999, Ardbeg continuò tranquillamente a distillare. Inoltre, sotto la guida del dottor Bill Lumsden, le botti della distilleria sono state selezionate con maggior rigore. In questo modo, lo spirito del millennio è stato depositato in una qualità di botti migliore rispetto a quella passata, ponendo le basi per la nascita di whisky eccezionali come quelli della serie Ardbeg Vintage Y2K.

Lo storico alambicco di Ardbeg.
Sebbene ci siano stati molti cambiamenti durante la ristrutturazione della distilleria prima del 2000, l’alambicco in cui sono stati prodotti i whisky Ardbeg Vintage Y2K è rimasto lo stesso per decenni. Tuttavia, i single malt della serie Y2K sono stati tra gli ultimi a sgorgare da quell’alambicco, che è stato infine ritirato nel 2001 dopo 51 anni di onorato servizio. Ora si erge orgoglioso nel cortile della distilleria, un punto di riferimento per le migliaia di visitatori che ogni anno si recano in pellegrinaggio ad Ardbeg.

The Glenmorangie Company:
L’azienda è una tra le più rinomate e innovative distillatrici e distributrici di whisky scozzesi a livello mondiale e fa parte di Moët Hennessy, la divisione vini e distillati del gruppo di lusso numero uno al mondo Moët Hennessy Louis Vuitton (LVMH). Con sede a Edimburgo, in Scozia, l’azienda produce i whisky Glenmorangie Single Highland Malt e Ardbeg Single Islay Malt.

Bere responsabilmente:
Ardbeg e The Glenmorangie Company sostengono il consumo responsabile e suggeriscono ai bevitori di assaporare i whisky Ardbeg con moderazione e in linea con le linee guida giornaliere raccomandate per il consumo di alcol.

Fonte: Horecanews.it

Redazione 2

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