lunedì, Aprile 7, 2025
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Alla scoperta del Singapore Sling: storia, ricetta e… cinema

Un cocktail complesso dalla storia un po’ misteriosa, il Singapore Sling, a base di gin e svariati liquori e succhi di frutta. Una sorta di tiki drink ante litteram, nato in Oriente più di un secolo fa forse pensando al pubblico femminile, ma molto diffuso anche in Occidente.

La storia

Il Singapore Sling fu creato tra il 1910 e il 1915 appunto a Singapore, allora colonia inglese, al Long Bar del Raffles Hotel, all’epoca uno dei più prestigiosi al mondo, intitolato a sir Stamford Raffles, fondatore di Singapore. L’autore fu Ngiang Tong Boon, barman di origine taiwanese che – stando a una leggenda – rielaborò il Gin Sling, classico drink a base di gin aromatizzato e zuccherato, aggiungendovi ingredienti in modo da farlo assomigliare nell’aspetto a un succo di frutta. Lo scopo? Consentirne il consumo anche alle eleganti signore inglesi ospiti dell’hotel, quando era ritenuto sconveniente, per una donna, bere alcolici in pubblico.
Di certo, comunque, il cocktail non piacque solo al pubblico femminile: fra i clienti famosi del Raffles che lo apprezzarono figurano gli scrittori Somerset Maugham, Rudyard Kipling e Joseph Conrad nonché l’attore e commediografo Noel Coward. Ma Ngiang non scrisse mai la ricetta: così, negli anni successivi, il drink si diffuse in Occidente (chiamato talvolta Singapore Sling, in altri casi Straits Sling) in diverse versioni che differivano anche notevolmente fra loro. David Embury, nel suo noto libro “The fine art of mixing drinks” del 1948, scrisse che “di tutte le ricette pubblicate di questo drink, non ne ho mai viste due che fossero simili”.

La formula misteriosa

Negli anni ’70, nell’ambito del piano di rilancio del Raffles Hotel dopo il declino seguito alla Seconda guerra mondiale, il general manager italiano Roberto Pregarz cercò di ricostruire la ricetta originale – o quantomeno di avvicinarvisi – grazie anche alla testimonianza di Ngiang Dee Suan, nipote di Nginag Tong Boon e anch’egli ex bartender dell’hotel il quale, nel 1977, spiegò: “Mio zio mi diede la ricetta e io I’ho passata ai miei figli e ai miei nipoti“. Ne derivò la formula del Singapore Sling attualmente servito al Long Bar: gin, Cointreau, cherry brandy e un pre-mix di succhi di frutta.
Tuttavia, nota Iba (International Bartenders Association) nel suo ricettario ufficiale, l’analisi delle varie ricette pubblicate nei primi decenni del Novecento, pur fra tante variazioni, lascia intendere che il cocktail originale fosse decisamente più complesso. E infatti, come vedremo, la codifica dell’associazione mondiale dei bartender, pur prendendo come riferimento l’odierna ricetta del Raffles, è stata elaborata tenendo conto anche di diversi spunti suggeriti dalle pubblicazioni storiche.
Di certo, la composizione di questo drink ha anticipato di una ventina di anni gli elementi che avrebbero caratterizzato i cocktail tiki, ovvero un distillato accompagnato da liquori, amari e succhi di frutta da cui derivano complessità e colori. Non a caso, sembra che lo stesso Donn Beach, inventore della miscelazione tiki, amasse molto il Singapore Sling, al quale si sarebbe ispirato per la creazione di diversi suoi famosi drink. E anche Trader Vic, che avrebbe poi contribuito a diffondere lo stile tiki in tutto il mondo, già nel 1938 proponeva nel suo locale il Raffles Bar Sling da Singapore, come testimonia un’inserzione pubblicitaria apparsa sull’Oakland Tribune.

Il nome

Singapore è ovviamente il luogo in cui il cocktail è nato. Il termine “Sling“ (che in inglese significa “fionda”) identifica storicamente una categoria di drink preparati con zucchero, acqua calda o fredda, noce moscata e un liquore come gin, whisky, rum o brandy. Secondo alcune fonti la parola deriverebbe dal tedesco schlingen, che significa “ingoiare velocemente”.

La ricetta Iba del Singapore Sling

Introdotta per la prima volta nella lista Iba in occasione della prima revisione, nel 1986, la ricetta è stata più volte rivista nelle successive edizioni. Di seguito quella attuale.

Tecnica
: Shake and Strain
Bicchiere: Highball
Ingredienti:
30 ml gin
15 ml liquore alle ciliegie
120 ml succo d’ananas
15 ml succo fresco di lime
7,5 ml Cointreau
7,5 ml Dom Bénédictine
10 ml sciroppo di granatina
1 spruzzata di Angostura
Garnish: fettina di ananas e ciliegia da cocktail

Il Singapore Sling al cinema

Questo cocktail ha un ruolo importante nel film “Paura e delirio a Las Vegas” del 1998, diretto da Terry Gilliam con Johnny Depp e Benicio Del Toro. Tratta da “Paura e disgusto a Las Vegas“, romanzo autobiografico di Hunter S. Thompson (inventore del cosiddetto “giornalismo gonzo“) in cui alcol e stupefacenti ricorrono ovunque, la pellicola incassò ai botteghini poco più di 10 milioni di dollari, molto meno degli oltre 18 milioni che erano serviti per produrla. Ma è stata rivalutata negli anni successivi, fino a diventare un vero e proprio cult.
In particolare, nell’allucinato viaggio che fa da filo conduttore della storia, il Singapore Sling è il drink prediletto di Raoul Duke (Johnny Depp), che lo cita “con mezcal a parte”. Ingrediente che non è mai comparso in alcuna delle pur numerose interpretazioni della ricetta storica…

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