martedì, Marzo 4, 2025
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Il nuovo volto del bar Minerva di Pavia. Intervista a Salvatore Spataro e Luca Somma

Dopo una breve chiusura per ristrutturazione, il Bar Minerva di Pavia ha da poco riaperto rinnovato nel look e nella proposta culinaria.

Dopo poco più di un mese di chiusura per ristrutturazione, lo storico Bar Minerva di Pavia ha riaperto lo scorso 7 febbraio con un look rinnovato e una proposta culinaria ampliata, rimanendo però fedele all’immagine che, da quasi settant’anni, caratterizza il locale di Corso Cavour 64 come uno dei punti di riferimento della città. Abbiamo incontrato Salvatore Spataro, uno dei titolari, per parlare delle novità (anche nella drink list), della filosofia del locale e del futuro del Minerva.

Com’è cambiato il Bar Minerva dopo la ristrutturazione?

Abbiamo rinnovato gli spazi con l’obiettivo di offrire un ambiente più accogliente e moderno ai nostri clienti, mantenendo però l’essenza storica che caratterizza il Bar Minerva.

Del resto, parliamo di uno dei locali più storici di Pavia.

Sì, la mia gestione è iniziata nel 2023, ma il Bar Minerva ha una lunga tradizione alle spalle. Fondato nel 1957, è sempre stato un punto di riferimento per la città, noto per la sua atmosfera accogliente e la qualità del servizio.

A proposito, quali servizi offrite attualmente ai clienti?

Siamo aperti dalle 7 del mattino, partiamo dalle colazioni con una selezione di caffè e brioche. A pranzo proponiamo un menù variegato, mentre la sera ci trasformiamo in un cocktail bar, con aperitivi, feste ed eventi speciali. Il locale dispone di oltre 150 posti a sedere, che lo rendono ideale per ospitare eventi di diverse dimensioni.

Eventi, drink e un’atmosfera esclusiva.
Quindi organizzate eventi privati e feste di compleanno?

Sì, il nostro spazio si presta molto bene a eventi di questo tipo. Non affittiamo il locale nel senso stretto del termine, ma per eventi importanti, come feste con 150 persone, dedichiamo l’intero spazio agli ospiti, mantenendo la nostra gestione e il nostro personale.

Parliamo dell’offerta cocktail.

La nostra drink list è organizzata in ordine alfabetico e include sia i classici sia signature. Abbiamo un team molto preparato che ama sperimentare, offrendo cocktail unici che riflettono la nostra identità.

Che cosa rende speciale il Bar Minerva rispetto ad altri locali di Pavia?

Sicuramente la qualità dei prodotti che offriamo, non solo per la cucina ma anche fra i drink. In bottigliera abbiamo una vasta selezione di gin, con oltre 100 etichette, e prodotti premium. La nostra clientela apprezza l’attenzione alla qualità e l’atmosfera raffinata che proponiamo.

Tendenze della mixology e obiettivi futuri.
Che cosa vogliono i clienti? Sono aumentate anche qui le richieste di cocktail zero alcool o a basso contenuto calorico?

Al momento, a dire il vero, sono in pochi a chiederci cocktail analcolici. Però, quando capita, utilizziamo sempre frutta fresca per garantire la massima qualità. Per quanto riguarda i drink a basso contenuto calorico, non notiamo una particolare domanda.

Avete collaborazioni con aziende del settore?

Sì, collaboriamo con Campari, che ci considera un locale di riferimento nella zona. Stiamo aggiornando la nostra drink list utilizzando alcuni dei loro prodotti di fascia alta, come il Vermouth del Professore, per offrire nuove esperienze ai nostri clienti.

Guardando al futuro, quali sono i vostri obiettivi?

Continuare a crescere mantenendo alta la qualità dei nostri servizi e prodotti. Vogliamo rimanere un punto di riferimento per la città di Pavia, offrendo sempre nuove proposte e adattandoci alle esigenze della clientela.

Al Minerva parliamo anche con Luca Somma, noto per il suo lavoro precedente al Cavour 51. Con una vasta esperienza nella mixology, Luca sta aggiornando la drink list per soddisfare una varietà di gusti, mantenendo allo stesso tempo l’eleganza e la tradizione del locale storico di Pavia.

La filosofia di Luca e il suo best seller.

Luca Somma è orgoglioso quando presenta il suo best seller, “Tu vuoi fare l’americano”, un cocktail signature che incapsula l’essenza del suo stile: una miscela audace di 45 ml di Campari, 15 ml di Sinar, un tocco di sambuca e Ginger Beer. La preparazione, che si focalizza sull’estetica tanto quanto sul gusto, riflette la sua filosofia che un drink, come un buon piatto, deve essere prima “mangiato con gli occhi” e poi con il palato.

L’Importanza della presentazione.

Il momento in cui il drink arriva al tavolo del cliente e gli viene presentato il menù è cruciale,” spiega Luca. “Hai circa 60-70 secondi per catturare l’attenzione del cliente, quindi è fondamentale che la presentazione della drink list sia impeccabile.” Luca pone grande enfasi sui dettagli, dedicando più di una settimana alla cura della presentazione, per assicurarsi che ogni elemento sia perfetto, persuadendo il cliente a immergersi nell’esperienza del Minerva.

Minimalismo.

Luca preferisce un approccio minimalista nella decorazione dei suoi drink, evitando di sovraccaricare le bevande con troppi ornamenti. “Non è necessario aggiungere troppo,” dice, “a volte un’arancia essiccata o una ciliegina sono sufficienti per completare l’esperienza senza sovrastare il sapore.”

Trend e drink list

Attualmente, Luca sta osservando un crescente interesse per cocktail come il Paloma e il Margarita, pur notando che classici come l’Americano, il Negroni, lo Spritz, e il Gin Tonic rimangono tra i più richiesti. La nuova drink list, che verrà lanciata intorno al 15 marzo, includerà tra i 3 e i 5 nuovi cocktail signature, alcuni classici meno noti e un paio di opzioni analcoliche.

Obiettivi Futuri e Visione

Luca è determinato a far conoscere la cultura del bere di qualità, non solo attraverso la sua arte nel mixare cocktail, ma anche educando i clienti sulla storia e le tecniche dietro ogni bevanda. Pur non essendo ancora associato all’AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), ambisce a questa affiliazione per poter elevare ulteriormente il suo lavoro.

La mia aspirazione è quella di farmi conoscere sempre di più e di garantire che ogni cliente che visita il Bar Minerva abbia un’esperienza indimenticabile,” conclude Luca, con la speranza di continuare a crescere professionalmente e personalmente, portando il Bar Minerva a nuovi livelli di eccellenza nel panorama della mixology italiana.

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