Agostino Arioli presenta Birrificio Italiano Spirits
Dall’incontro tra l’esperienza trentennale di Agostino Arioli come mastro birraio indipendente e la sua recente passione per distillati e miscelazione nasce all’interno di Birrificio Italiano, uno dei pionieri della scena artigianale italiana, Birrificio Italiano Spirits.
Si tratta di una nuova linea di sette distillati che include un amaro, un gin, un aperitivo e quattro distillati di birra (bierbrand), caratterizzati da un approccio creativo e un’anima punk, in perfetta sintonia con lo spirito del loro ideatore. Destinati a soddisfare il palato degli appassionati di birra, questi distillati sono distribuiti attraverso i canali di Birrificio Italiano e proposti nel locale di Milano.
La collezione comprende l’Amaro Marasso, il gin Drytto, l’aperitivo Capparis e quattro distillati di birra della linea Albedo: uno in versione pura e tre affinati in botti rispettivamente di Moscato Giallo altoatesino, Rhum della Martinica e whisky torbato. Questi distillati sono stati concepiti per essere gustati lisci, on the rocks o miscelati, e sono il risultato di mesi di esperimenti e assaggi, ognuno frutto di una meticolosa lavorazione che emerge in ogni dettaglio delle loro ricette.
“Sono un mastro birraio indipendente e da trent’anni faccio birra inserendo nelle ricette spezie e botaniche particolari – dichiara Agostino Arioli – con il tempo ho dunque sviluppato una certa sensibilità negli abbinamenti, con l’obiettivo di ottenere profili organolettici nuovi, diversi ma sempre equilibrati nel gusto.
Questa mia lunga esperienza confluisce oggi nel Birrificio Italiano Spirits, progetto che nasce ambizioso non tanto in termini di numeri o fatturato, ma di ricerca e innovazione, come succede in ogni laboratorio artigianale nel quale con impegno e passione, ripetuti assaggi ed esperimenti, ci si dedica allo sviluppo di un prodotto, in questo caso sette distillati.
Come nelle mie birre così per gli spiriti – conclude Arioli – la cosa che tengo a sottolineare è questa indipendenza, un valore che accompagna da sempre Birrificio Italiano e che consente da un lato di svolgere bene il nostro lavoro, controllando direttamente l’intera filiera, dall’altro di proporre al nostro cliente un prodotto di alta qualità”.
Amaro Marasso
Premiato a Londra e prodotto di punta del nuovo Birrificio Italiano Spirits Amaro Marasso si presenta con un payoff graffiante “il digestivo col morso”, perché un po’ arrogante e sfrontata ma sempre con il sorriso, sicuramente controcorrente, è la sua comunicazione.
Marasso infatti è il nome di un serpente (non pericoloso per l’uomo) ma è soprattutto un amaro, povero di zucchero e ricco di botaniche, ne vanta ben 16, che partono dalle radici per arricchirsi di tutte le componenti di una pianta immaginifica; cortecce, bacche e spezie, risalendo fino a foglie e fiori, dalla terra fino al cielo. Insomma non la solita storia. Tra queste botaniche pepe rosa, dragoncello e finocchietto ingentiliscono il digestivo regalando aromaticità. In etichetta campeggia un serpente stilizzato rosso mattone, a riprendere le sfumature del liquido contenuto nella bottiglia.
Non filtrato a freddo, 30% di volume alcolico, venduto in bottiglie da 70 cl, si beve liscio, on the rocks ma anche miscelato nell’Amaricano, un americano con Marasso e vermouth o in un Massoni con cedrata.
Capparis
Originale, salato, o meglio gastronomico, Capparis è un “Aperitivo Mediterraneo”, un macerato alcolico di capperi di Pantelleria, abbassato a un grado alcolico del 22%, così da renderlo il perfetto aperitivo indipendente. Con i capperi, 4 botaniche caratterizzano ancor di più l’unicità del distillato: scorza d’arancia, pepe rosa, assenzio e quassia amara. In etichetta invece un ritratto disegnato di donna, con fiori di cappero nei capelli e cucunci (frutti del cappero) al posto degli orecchini.
Anche qui bottiglie da 70 cl, si beve liscio, on the rocks oppure miscelato in un meraviglioso Dirty Capparis, con gin, Capparis e dry vermouth, da accompagnare all’appetizer preferito o al cicchetto veneziano per godersi la vita. Sulla nota sapida la fantasia vola sorseggiandolo in un twist del Bloody Mary al posto della vodka, o del Negroni in sostituzione del gin.
Gin Drytto
Dritto e diretto, senza fronzoli come solo un London Dry Gin può essere. Ma il Gin Drytto, oltre che un’etichetta dalle scritte colorate verticali, è un gin secco, dalla personalità forte, impreziosito da 5 botaniche scelte: l’immancabile ginepro, angelica, coriandolo, combawa (kaffir lime) e pepe nero. Molto morbido all’assaggio nonostante i 45% gradi alcolici, si può bere liscio o on the rocks, ma il cocktail ideale è il classico Gin & Tonic, con un’acqua tonica il più possibile neutra.
Albedo
Albedo è infine il distillato alchemico di un blend di birre del Birrificio Italiano presentato in 4 versioni: una in purezza, a 40 gradi alcool, le altre tre, a 47 gradi alcool, caratterizzate da un ulteriore passaggio temporale in tonneaux di Moscato Giallo altoatesino per 4 anni. Di queste bottiglie, un terzo completa l’invecchiamento nella medesima botte, mentre dei rimanenti due terzi uno attraversa un finishing in botte da rhum della Martinica, l’altro in botte da peated whisky.
Se l’Albedo puro rappresenta l’essenza della birra, regalando profumi ampi e complessi, con grande carattere e struttura, gli altri tre mantengono memoria della dolcezza dell’uva di Moscato, che va a completare le rispettive complessità aromatiche. L’Albedo finito nel rhum richiama le note dei rhum agricoli mentre quello che finisce l’invecchiamento nelle botti di whisky torbato, diventa austero e profondo, impregnato di contraddizioni che si ricongiungono in armonia.
Classe 1965, nato a Milano, una laurea in Agraria, “birraio casalingo” dal 1985, Agostino Arioli è il fondatore di Birrificio Italiano (sorto a Lurago Marinone nel 1996, e dal 2017 con una sede anche a Milano) nonché inventore della Tipopils (prima bassa fermentazione con Dry Hopping al mondo), una birra che ha segnato la storia del movimento artigianale indipendente italiano.
Innovatore e alchimista per vocazione, guida con successo e dedizione Birrificio Italiano, continuando ad accettare nuove sfide che catturano la sua curiosità e il suo spirito creativo. Nel 2019 fonda Strada Ferrata, di cui è oltre che socio fondatore, responsabile prodotti e frontman: una sfida che gli permette di confrontarsi con l’evoluzione naturale del processo di birrificazione, ovvero la distillazione (nei termini chimici) o, per dirla nei termini alchemici a lui tanto cari, l’albedo.
Nel 2021, a 25 anni esatti dalle prime fermentazioni al Birrificio Italiano (1996), vengono avviate le fermentazioni e successive distillazioni di Strada Ferrata.
Nel 2023 Agostino Arioli esce da Strada Ferrata, preferendo lavorare solo all’interno di realtà a filiera corta e controllata, e fonda la sua linea di distillati, Birrificio Italiano Spirits, di cui fanno parte l’Amaro Marasso, il Capparis, 4 Albedo e Drytto, un London Dry Gin.
Nell’ottobre 2024, messe a punto ricette ed etichette, la linea è pronta per essere presentata e distribuita.
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