Whisky: la nuova frontiera della distillazione italiana
Sono poco meno di 20 le distillerie nostrane di whisky, nemmeno dieci anni fa era solo una, Puni. Due esempi emblematici di questo fermento sono Il Signor Camillo e il Florentis, che abbiamo assaggiato in occasione della Whisky Week Veneto organizzata per celebrare i 10 anni di Whisky Club Italia.
Due prodotti con una storia particolare e un’identità definita. E se il Signor Camillo affonda le radici nella tradizione ligure e nell’agricoltura familiare, Fiorentis si contraddistingue per il legame con la terra e con i vini toscani.
IL SIGNOR CAMILLO: TRADIZIONE LIGURE E SPIRITO ARTIGIANALE
Sono mugnai da cinque generazioni, da un paio d’anni anche distillatori di moonshine e, a breve, di whisky. Parliamo del Mulino di Sassello, in provincia di Savona, che ha presentato nel 2022 una linea di distillati dal nome Il Signor Camillo distribuita da Coloniale Group 1492. Un omaggio a Camillo Assandri, nonno di Diego e padre di Rinaldo, un raffinato mugnaio e grande estimatore di cereali.
A sviluppare il progetto di allargamento delle attività, a partire dal 2014, è stato il nipote Diego, Master Distiller, che dopo aver studiato all’estero ha deciso di trasformare le farine del Mulino di Sassello in Moonshine 100% italiani, combinando artigianalità e innovazione. Forte della qualità dei suoi cereali e della produzione sul territorio, l’obiettivo è di conquistare una nicchia di mercato puntando su una materia prima inusuale nel settore: il farro. E ormai manca poco: nel 2025 dopo tre anni in botti di rovere francese sarà presentato il whisky del Signor Camillo. “Ci distingue il forte legame con il territorio e la produzione locale, che contribuisce a conferire ai nostri spiriti un profilo unico e autentico”, spiega Diego.
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FLORENTIS: LA PRIMA DISTILLERIA DI WHISKY A FIRENZE
Dalla Liguria alla Toscana, il marchio Winestillery di Enrico Chioccioli Altadonna ha dato vita a Florentis, il primo whisky prodotto a Firenze. A caratterizzarlo è un mix di tradizione vinicola toscana e di tecniche di distillazione innovative.
Il whisky viene invecchiato in barrique che hanno precedentemente contenuto vini Super Tuscan e Vinsanto, a riprova del legame diretto con la storica tradizione enologica della regione. Il risultato è un distillato diverso dagli altri, di carattere, nel segno della sperimentazione e del territorio.
IL PRIMO WHISKY DI STRADA FERRATA
Ma non è tutto. Sono diversi i birrifici che stanno studiando la produzione di whisky, ulteriore segnale dell’evoluzione dell’industria di questo spirito in Italia. Pioniere fu il birrificio Strada Ferrata, a Seregno, che sabato 12 ottobre presenterà ufficialmente il suo primo whisky con una festa in azienda.
Stefano Zanetto, co-fondatore della distilleria, ha spiegato che sarà proposto a 79 euro a bottiglia, esclusivamente in distilleria, con l’obiettivo di valorizzare un distillato in edizione limitata destinato agli appassionati e ai collezionisti.
Alla Whisky Week Veneto, Strada Ferrata ha presentato una sorta di anticipazione del prodotto, due versioni di “On the way”, distillati al 100% di malto d’orzo che, pur non essendo ancora whisky per via del periodo di invecchiamento inferiore ai tre anni, possono dare un’idea della direzione intrapresa. “Un tratto distintivo del processo di produzione di Strada Ferrata è la fermentazione che dura almeno sette giorni, un periodo considerevolmente più lungo rispetto agli standard del settore. Senza scordare l’utilizzo di lieviti non convenzionali, che contribuiscono a conferire al distillato caratteristiche organolettiche uniche”, puntualizza Stefano Zanetto co-fondatore di Strada Ferrata.
Anche l’affinamento segue un percorso particolare, con botti di rovere usate per bourbon e vino passito Moscato Giallo per il malto Monaco, mentre per il malto Rauch si utilizzano anche botti vergini di legno di acacia. E per quanto riguarda il futuro, l’ambizione di Strada Ferrata, oltre alla produzione di edizioni limitate, è di creare nuove release di single cask, in attesa di espandere la distribuzione su scala più ampia, probabilmente entro il 2027-2028.
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