Due vermouth d’autore fanno il loro ingresso sulla scena della miscelazione italiana, portando con sé l’eleganza delle colline toscane e l’innovazione di un approccio contemporaneo. Artebianco Extra Dry e Arterosso emergono come protagonisti di un racconto che intreccia arte, tradizione e visione moderna, celebrando l’incontro tra gusto raffinato e qualità senza compromessi.
Questi nuovi interpreti della miscelazione classica non arrivano per caso: rappresentano l’evoluzione naturale di un percorso già tracciato da Ginarte, il Premium Dry Gin che ha saputo conquistare palati esigenti grazie al suo equilibrio distintivo e al legame profondo con l’arte. I loro nomi raccontano immediatamente la storia: Artebianco e Arterosso si inseriscono con naturalezza ed eleganza nell’universo della miscelazione tradizionale, dove ogni goccia diventa espressione artistica.
La loro vita inizia nelle prestigiose terre della Tenuta degli Dei, a Panzano in Chianti, dove le uve toscane si trasformano in essenza liquida attraverso un processo che unisce passione ancestrale e dedizione all’eccellenza. Qui, nel cuore pulsante della Toscana, nascono due personalità distinte ma complementari.
L’arte della composizione e del carattere
L’eleganza scorre come un filo rosso attraverso ogni creazione dell’azienda. Pur onorando la tradizione secolare che avvolge il mondo del vermouth, Artebianco e Arterosso si distinguono per la ricerca meticolosa delle spezie e delle botaniche che li compongono, dosate con sapienza per creare armonie gustative perfette.
La loro versatilità li rende protagonisti sia in degustazione pura, dove possono dispiegare tutta la loro complessità aromatica, sia in miscelazione, dove raggiungono l’apice espressivo specialmente quando danzano insieme al gin Ginarte in cocktail d’autore.
Artebianco: l’eleganza in versione Extra Dry
Artebianco si presenta con la delicatezza di un bouquet che sussurra piuttosto che gridare. Le sue note floreali si intrecciano con gli agrumi di arancia amara e limone, mentre sentori erbacei di ginepro e artemisia creano un ponte ideale verso l’anima di Ginarte.
In bocca rivela la sua natura paradossale: secco come promesso, ma sorprendentemente pieno e avvolgente. Le note speziate di zenzero conducono la degustazione verso un finale che lascia sensazioni di pulizia cristallina e freschezza rigenerante. Nel Ginarte Martini trova la sua espressione più sublime, dove equilibrio ed eleganza si esaltano reciprocamente.
Arterosso: l’intensità che seduce
Arterosso esplode al naso con un caleidoscopio di profumi intensi e avvolgenti, dove le spezie danzano con la dolcezza naturale dell’arancia. Note erbacee fresche di mentuccia e artemisia si intrecciano con eleganti sfumature legnose di china, creando un profilo olfattivo di rara complessità.
Al palato svela la sua natura aristocratica: un equilibrio sapiente tra dolcezza e amarezza che culmina in un finale piacevolmente amaro e secco, capace di invitare naturalmente a un nuovo sorso. Si esprime magnificamente nel classico Vermouth & Soda, dove la sua purezza brilla senza filtri, oppure nel Negroni, dove contribuisce a creare un’esperienza gustativa di straordinaria complessità