Dopo il boom post-pandemia, i dati di YouGov rivelano un assestamento nei consumi domestici mentre si evolvono le preferenze degli italiani.
L’aperitivo italiano, autentico rito sociale che riunisce amici e conoscenti in locali accoglienti e alla moda, sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Secondo un’approfondita ricerca condotta da YouGov, leader nelle analisi sul largo consumo con un panel rappresentativo di 15.000 famiglie italiane, il comparto degli aperitivi alcolici domestici sembra essere entrato in una fase di normalizzazione dopo il picco di crescita registrato negli anni precedenti.
Un mercato in fase di stabilizzazione
I dati sono inequivocabili: tutte le principali categorie di aperitivi mostrano un calo nella penetrazione rispetto all’anno precedente. Gli aperitivi alcolici in bottiglia premiscelati, che rappresentano il segmento più importante, sono scesi al 13,1% rispetto al 13,5% del 2023. Anche altre categorie hanno subito flessioni: gli spirits ready to drink/ready to serve sono passati dal 7,0% al 6,5%, i cocktail alcolici pre-mix monodose dal 5,9% al 5,2%, e i sodati monodose dal 2,7% al 2,3%.
Come spesso accade nelle fasi di stabilizzazione di un mercato, è proprio il segmento più rilevante – quello degli aperitivi alcolici in bottiglia premiscelati – a registrare il rallentamento più significativo. Questi prodotti mostrano infatti segni negativi in tutti gli indicatori chiave: l’acquisto medio per atto è sceso da 0,933 litri nel 2023 a 0,919 litri quest’anno, mentre la frequenza d’acquisto è diminuita da 3,3 a 3,2 atti annui. Di conseguenza, l’acquisto medio complessivo è calato da 3,039 litri a 2,960 litri.
I monodose resistono meglio
Nella generale flessione del mercato, i formati monodose sembrano reggere meglio l’impatto. Gli aperitivi alcolici sodati (quelli che includono gazzosa tra gli ingredienti) hanno beneficiato di una maggiore frequenza d’acquisto, passata da 2,8 a 3,1 atti annui. Parallelamente, gli aperitivi cocktail-alcolici pre-mix (come lo Spritz) hanno visto crescere l’acquisto medio per atto da 0,607 litri a 0,710 litri.
Questo ha portato entrambe le categorie a registrare performance migliori in termini di acquisti medi rispetto al 2023: gli aperitivi alcolici sodati sono passati da 2,33 a 2,52 litri, mentre i cocktail-alcolici pre-mix sono cresciuti da 1,41 a 1,51 litri.
Anche il comparto degli spirits ready to drink/ready to serve, nonostante il calo in penetrazione, ha mostrato buone performance in termini di acquisto medio. Questo risultato positivo è stato trainato sia dalla frequenza d’acquisto (salita da 2,5 a 2,7 atti annui) che dall’acquisto medio per atto, cresciuto fino a raggiungere 1,416 litri.
Chi acquista aperitivi in Italia?
Un’analisi più dettagliata rivela che gli acquisti nel settore degli aperitivi alcolici sono sostenuti principalmente dalle famiglie di classe socio-economica più elevata. Ad eccezione degli spirits ready to drink/ready to serve, che godono di una congiuntura generalmente positiva, i dati delle altre categorie mostrano una maggiore propensione all’acquisto da parte delle fasce di popolazione con reddito più alto.
Il divario è particolarmente evidente nelle categorie monodose: la penetrazione risulta fortemente sopra media nelle classi socio-economiche più elevate (+40% per gli aperitivi-cocktail pre-mix, +22% per i sodati), in netto contrasto con la penetrazione sotto media (-60% nel caso degli alcolici con soda) nelle famiglie con disponibilità economiche più limitate.
Differenze geografiche e generazionali
La ricerca evidenzia inoltre significative differenze territoriali: tutti i segmenti degli aperitivi alcolici presentano una penetrazione maggiore al Nord Italia, mentre Sud e Sicilia rappresentano aree con potenziale di crescita ancora da esplorare.
Anche l’età gioca un ruolo determinante nelle preferenze dei consumatori. I giovani tendono a orientarsi verso i cocktail alcolici pre-mix monodose, mentre la fascia d’età compresa tra 35 e 64 anni mostra una penetrazione sopra media negli spirits ready to drink/ready to serve. Gli over 65, infine, registrano un indice superiore alla media nel segmento di nicchia dei sodati monodose.
Questi dati, nel loro complesso, dipingono il quadro di un mercato che, dopo una fase di forte espansione, sta trovando un suo nuovo equilibrio, con consumatori sempre più consapevoli e selettivi nelle loro scelte di acquisto per l’aperitivo domestico, un momento che continua comunque a rappresentare un’importante occasione di socialità e convivialità per gli italiani.
Leggi la notizia anche su Horecanews.it