Alla scoperta del French 75: storia, curiosità, abbinamenti

 Alla scoperta del French 75: storia, curiosità, abbinamenti

Elegante e delicato sparkling cocktail a base di champagne e gin, il French 75 è fra gli champagne drink più noti al mondo: un classico all day perfetto in ogni momento della giornata.

La storia

L’origine del French 75 è avvolta nel mistero. D’altra parte, l’abitudine di mescolare gin e champagne era già diffusa a fine Ottocento, negli Stati Uniti come in Gran Bretagna. Secondo alcune fonti il drink, come lo conosciamo oggi, deriverebbe da una bevanda creata dai soldati britannici impegnati in Francia durante la Prima guerra mondiale con gli ingredienti a loro disposizione: il gin londinese e lo champagne locale. Tuttavia, se è vero che nel 1915 il quotidiano The New York Herald riferiva che “il corrispondente di guerra Alexander Powell ha riportato a Broadway dal fronte il cocktail chiamato Soixante-Quinze (French 75)”, è altrettanto vero che questo era “composto da un terzo di gin, un terzo di granatina, un terzo di applejack e un goccio di limone”. Poco o nulla a che vedere, quindi, con il “nostro” French 75. La ricetta con lo champagne comparve in un libercolo, “Here’s How!”, pubblicato da una rivista umoristica di New York nel 1927 e soprattutto nel famoso “The Savoy cocktail book” di Harry Craddock del 1930, che contribuì in maniera determinante ad affermare la versione del French 75 oggi diffusa in tutto il mondo. Anche nei decenni successivi, comunque, questo cocktail venne riportato in diversi ricettari in varianti che prevedevano cognac o brandy al posto del gin. Fino a quando, nel 2011, l’International Bartenders Association (Iba) inserì il French 75 nella sua codifica ufficiale, facendo riferimento alla ricetta più nota, quella col gin, appunto.

Il nome

Il nome di questo cocktail (nonché del suo omonimo antenato) deriva dal Canon de 75 mm Modèle 1897, un cannone rivoluzionario realizzato in Francia a fine Ottocento e utilizzato con successo dall’esercito transalpino durante la Grande Guerra. Quest’arma conquistò un’ampia notorietà in tutto il mondo, al punto che l’espressione “french 75” divenne sinonimo di forza e potenza: chi la utilizzò per dare il nome al drink, oltre all’ovvio riferimento allo champagne francese, voleva evidentemente rendere l’idea di una vera e propria cannonata.

La ricetta ufficiale Iba

Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: Flute
Ingredienti:
30 ml gin
15 ml succo di limone
15 ml sciroppo di zucchero
60 ml champagne
Preparazione: versare nello shaker tutti gli ingredienti tranne lo champagne, quindi shakerare e filtrare nel bicchiere; infine colmare con champagne ben freddo e mescolare delicatamente.

Le varianti

Come detto, in passato il French 75 era diffuso anche nella versione con cognac o brandy in luogo del gin. Inoltre, fra i “tips” della sua nuova lista ufficiale, Iba suggerisce – fra le altre idee – la possibilità di sostituire le bollicine con uno spumante Talento, un Durello oppure una Blanquette; si può anche giocare sulle tipologie di gin, ad esempio utilizzandone uno molto balsamico oppure fruttato. O ancora, si può aggiungere della purea di Black Cherry di Boiron, uno sherbet al pompelmo o del Porto White, ma anche alcune gocce di bitter aromatico sulla foam in superficie.

Il French 75 al cinema

Classico della mixology, il French 75 è “protagonista” di un classico del cinema come “Casablanca” del 1942, considerato tra i capolavori della Golden Era di Hollywood. Nel film, ambientato in un immaginario bar di Casablanca (in realtà quasi tutte le riprese vennero girate in interno negli studios americani), a un certo punto Rick Blaine (Humphrey Bogart) beve un French 75 con la bellissima Ingrid Bergman.
Negli anni successivi, il French 75 venne menzionato anche nei film di John Wayne “A Man Betrayed” (1941) e “Jet Pilot” (1957). E nel 2016 il cocktail apparve nella serie “Mr. Selfridge”, ambientata a Londra tra gli anni ’10 e ’20 del Novecento.

French 75 e food pairing

Le note fresche, morbide e agrumate del French 75 si abbinano bene a piatti di pesce e crostacei, oppure con taglieri di formaggi con miele. Interessante anche il connubio con pietanze piccanti, per esempio con la cucina indiana. Ma anche, più semplicemente, con una pizza o una focaccia.
Se invece cercate un pairing più ricercato per l’aperitivo, provatelo con una bruschetta con prosciutto e fichi o con dei crostini ai funghi e tartufo, i cui sapori decisi contrastano piacevolmente la delicatezza e l’effervescenza del cocktail.
Per un brunch, infine, si può abbinare il French 75 a piatti a base di uova o insalate di frutta.

French 75 Mirello – foto di Nicole Cavazzuti

Fonte: Horecanews.it

Nicole Cavazzuti

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