Ri-Drink è la prima bevanda analcolica firmata Biova Project, realizzata valorizzando un ingrediente tanto inaspettato quanto prezioso: l’albedo di limone.
Frutto della collaborazione tra Biova Project e il Consorzio di Tutela del Limone di Sorrento IGP, Ri Drink rappresenta l’incontro tra l’innovazione circolare e una delle eccellenze agroalimentari italiane più riconosciute a livello europeo.
L’albedo, la parte bianca del limone solitamente scartata per il suo sapore amarognolo, è in realtà ricca di fibre, flavonoidi e antiossidanti naturali. Grazie all’utilizzo del kombucha come base fermentata, Biova Project è riuscita a trasformare questo sottoprodotto in una bevanda fresca, funzionale e sostenibile, ideale per la stagione estiva.
La kombucha è una bevanda millenaria che nasce dalla fermentazione di tè ad opera di una coltura simbiotica di batteri e lieviti, comunemente chiamata SCOBY. Questo processo naturale, che dura circa due settimane, trasforma gli zuccheri in una bevanda viva ricca di probiotici, enzimi digestivi e antiossidanti.
Quello che rende speciale la kombucha è il suo profilo microbiologico unico: ogni sorso apporta milioni di microrganismi benefici, che supportano la salute intestinale e il sistema immunitario. La leggera effervescenza naturale e il caratteristico retrogusto acidulo sono il risultato di questa trasformazione lenta e controllata.
“Questa collaborazione è un esempio concreto di come si possano creare nuove filiere di valore partendo da ciò che fino a ieri veniva considerato scarto. Ri-Drink è più di una bevanda: è un modello di innovazione, in cui la qualità incontra l’impatto ambientale positivo”, dichiara Franco Dipietro, CEO di Biova Project.
Secondo dati preliminari, il recupero di oltre 10 kg di albedo per la produzione di Ri-Drink ha permesso una potenziale riduzione delle emissioni di gas serra rispetto allo smaltimento tradizionale, in linea con le evidenze LCA su sottoprodotti agrumari.
Biova Project continua così la propria missione: creare prodotti buoni per le persone e per il pianeta, dimostrando che anche nel mondo del food & beverage è possibile fare impresa in modo responsabile, creativo e collaborativo.
Biova Project è una start up innovativa con sede a Torino, fondata da Franco Dipietro ed Emanuela Barbano, che si occupa di ridurre gli sprechi alimentari. Attraverso un progetto di circular economy e upcycling, Biova Project riesce a trasformare il surplus alimentare in prodotti dal nuovo valore.
La possibilità di utilizzare il surplus alimentare costituisce l’opportunità per Biova di utilizzare meno materie prime (fino al 30% in meno) e ridurre le emissioni di CO2 rispetto ad un normale processo produttivo.
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