Dalle sale da tè ai banconi dei cocktail bar: il tè matcha, polvere di tè verde giapponese dal colore brillante e dal gusto umami, è il nuovo protagonista della scena mixology internazionale. Dopo aver conquistato i social e i coffee lovers per le sue presunte virtù salutistiche e la fotogenia naturale, ora è il turno dei bartender.
Come racconta Liz Provencher su Food & Wine, il matcha è diventato l’ingrediente “must” dei drink contemporanei, da Milano a New York.
Non è del tutto una novità: locali di ispirazione nipponica come Kanpai o Iyo nel capoluogo lombardo – e il celebre Martiny’s a Manhattan – lo utilizzano già da anni. Ma la tendenza si è ormai estesa anche ai bar più cosmopoliti, dove il matcha viene reinterpretato in chiave creativa. Tra i cocktail da provare, Food & Wine cita il Matcha Martini (gin, sciroppo di matcha e lime), il Matcho Man, reinterpretazione del Mojito con rum, menta e makgeolli, o il sofisticato Nothing in Between, che unisce chardonnay, shochu, sotol, yuzu e un tocco di matcha.
Parallelamente, anche l’industria si sta muovendo: iniziano ad apparire i primi ready-to-drink con questa polvere verde come base.
Il successo, però, ha un prezzo: la crescente domanda sta causando, secondo Food & Wine, una vera e propria scarsità di matcha a livello mondiale, con conseguente aumento dei costi.
Barcellona si prepara al suo grande evento: nasce la Barcelona Cocktail Fest
Il 2026 vedrà la nascita della Barcelona Cocktail Fest, un nuovo evento internazionale che promette di consolidare la città catalana come capitale europea della mixology. Dietro al progetto c’è ancora una volta Giacomo Giannotti, bartender del leggendario Paradiso, numero uno al mondo ai World’s 50 Best Bars nel 2022 e tuttora tra i locali più acclamati del pianeta.
Come riporta The Spirits Business, la manifestazione rappresenta un’evoluzione del precedente Paradiso Sustainability Summit, forum dedicato alla sostenibilità nella bar industry. Il nuovo format, ideato in collaborazione con Giuseppe Gallo di ItalSpirits (già co-fondatore del Roma Bar Show), avrà un respiro più ampio: oltre agli incontri professionali, la città intera sarà animata da eventi, pop-up e guest shift per un’intera settimana.
Il festival vero e proprio è in programma per il 18 e 19 aprile 2026, con un tema dal titolo eloquente: “FutureProof – Reimagining the industry for what comes next”.
L’obiettivo, come sottolinea The Spirits Business, è aprire un dialogo globale su sostenibilità e innovazione, trasformando Barcellona in un laboratorio internazionale di idee e contaminazioni per il futuro del bar.
Il gin dei Watson: da Harry Potter alla Borgogna, Renais diventa un caso internazionale
Dalla magia di Hogwarts al mondo degli spirit: Emma Watson e il fratello Alex hanno trasformato la loro passione per il vino e i distillati in un progetto concreto, che oggi fa parlare tutta la stampa di settore.
Il loro brand Renais Gin, nato nel 2023 sotto l’etichetta Renais Spirits Ltd, è cresciuto rapidamente grazie a un posizionamento chiaro: un gin premium britannico che omaggia la tradizione vinicola di famiglia in Borgogna.
Come riportato da The Drinks Business, la società ha registrato un aumento significativo dei finanziamenti – da 437 mila a oltre 3,1 milioni di sterline in un solo anno fiscale, secondo i dati ufficiali della Companies House britannica.
Alex Watson, con un passato in Diageo tra i team di Tanqueray e Johnnie Walker, è il CEO e principale artefice del progetto, mentre Emma – pur non avendo un ruolo operativo – contribuisce alla promozione del brand, sottolineandone i valori di autenticità e sostenibilità.
Renais (dal francese renaître, “rinascere”) viene distillato nel Regno Unito ma incorpora aromi e sfumature ispirate ai vini borgognoni prodotti dalla famiglia. Non solo un “gin delle celebrity”, dunque, ma un prodotto con una chiara identità e radici solide, simbolo della nuova generazione di spirit artigianali con anima sostenibile.
Photo Credits: Facebook – Renais Gin
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