martedì, Settembre 9, 2025
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Global Mixology: whisky “ultra rapido”, Kazakistan emergente e tendenze Gen Z

Il panorama internazionale della mixology e degli spirits vive una fase di trasformazioni radicali che ridefiniscono paradigmi consolidati e aprono scenari inediti. Dalle sperimentazioni tecnologiche più audaci ai nuovi centri emergenti della cocktail culture, fino alle tendenze generazionali che stanno ridisegnando i consumi, ecco le dinamiche più significative che stanno caratterizzando il settore a livello globale.

Whisky in due mesi: provocazione o innovazione?

Kowloon Spirits, azienda di Hong Kong fondata quattro anni fa, sta sfidando uno dei principi più consolidati dell’industria degli spirits con il lancio di un whiskey single malt invecchiato solo due mesi. Una proposta che appare rivoluzionaria considerando che i disciplinari tradizionali richiedono almeno tre anni di maturazione in botti, mentre i consumatori raramente considerano bottiglie con invecchiamento inferiore ai sette anni.

L’azienda è riuscita a commercializzare mille bottiglie a prezzi che oscillano dal corrispondente di 76 euro per la versione da 40 gradi alcolici, fino ai 275 euro della variante da 50 gradi. Cifre sorprendenti per un prodotto che, secondo gli standard europei, non potrebbe nemmeno essere classificato come whisky ma piuttosto come “new make”.

La tecnica rivoluzionaria

Il segreto risiede in una innovativa tecnica di invecchiamento che sostituisce le botti tradizionali con una camera di acciaio inossidabile contenente una botte in legno stagionato precedentemente utilizzata per il vino porto dell’azienda Quinta De La Rosa. Questo processo genera una maturazione super-accelerata.

“Nulla di artificiale, abbiamo solo aggiunto pressione, energia e temperatura ad aria, alcol e tempo, tradizionali elementi per l’invecchiamento del whisky” spiegano Lawrence Lau e Max Rybinski, co-fondatori di Kowloon Spirits. I fondatori paragonano il loro metodo a quello delle “Tesla con le auto con motore a combustione” e sostengono che il loro whisky contenga “composti chimici essenziali” simili a quelli presenti nei single malt di 12 anni di Balvenie e Glenfiddich.

La mancanza di normative specifiche a Hong Kong riguardo all’invecchiamento minimo ha permesso questa sperimentazione, sollevando interrogativi sulla distinzione tra innovazione tecnologica e operazioni di marketing.

Kazakistan: la nuova frontiera della mixology

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha generato conseguenze inaspettate nel panorama della mixology internazionale, trasformando il Kazakistan, e in particolare Almaty, in un nuovo polo di attrazione per i professionisti del settore.

La migrazione di centinaia di migliaia di russi contrari alla guerra o al regime ha portato, secondo uno studio del 2022 dell’Università dell’Asia Centrale, circa 100.000 persone in Kazakistan, descritte come “persone altamente qualificate, relativamente giovani ed economicamente attive provenienti dalle grandi città russe”.

Il ruolo di Arina Nikolskaya

Tra questi emigranti, figura Arina Nikolskaya, presidente della World’s 50 Best Bars Academy per l’Europa dell’Est, l’Asia Centrale e i Paesi Baltici, che prima del febbraio 2022 guidava il Moscow Bar Show.

“Non potevo restare” spiega: “A parte condannare tutto il sistema, provenire da una famiglia di persone politicamente oppresse e temere di essere rinchiusa nel Paese, metà delle mie attività erano in Russia, l’altra metà in Ucraina”.

Stabilitasi ad Almaty con il marito Max Kravi, ha contribuito significativamente allo sviluppo della scena locale dei bar. Dal 2023 la coppia organizza il Nomad Bar Show e ha lanciato lo Shift Project, un collettivo di bartender locali che promuove la cultura dei cocktail attraverso ospiti internazionali, formazione ed eventi di livello globale.

Almaty come nuovo hub

Il recente Almaty Bar Shift ha attirato importanti esponenti della bar industry internazionale, posizionando la città kazaka come potenziale nuovo crocevia della mixology mondiale, dopo i consolidati centri di New York, Londra, Barcellona, Singapore, Hong Kong e Macao.

Almaty

Gen Z: spicy, matcha e funzionalità

Il “Summer F&B Playbook” di Tastewise, basato su dati raccolti tra aprile 2023 e aprile 2025, rivela tendenze significative nei consumi della Generazione Z che vanno oltre il trend dei cocktail low e zero alcol.

La rivoluzione spicy

Gli alcolici speziati registrano una crescita del 6% anno su anno, con cocktail come Spicy Sauvy B (vino bianco e jalapeño) e Spicy Margarita che conquistano i locali londinesi e i social media. Questa tendenza riflette la ricerca di esperienze gustative più intense e caratterizzate.

Bevande funzionali in crescita

Il settore delle bevande non alcoliche mostra dinamiche interessanti, con il 77% dei consumatori che le sceglie cercando benefici funzionali. Spiccano:

  • Drink a base di funghi (reishi e lion’s mane) con crescita dell’11%
  • Prebiotici in aumento del 29%
  • Bevande per supporto ormonale con incremento del 19%

Non casualmente, la rapstar Snoop Dogg ha lanciato Iconic Tonics, una linea di bevande funzionali a base di cannabis, intercettando questa tendenza.

Il fenomeno matcha

Il matcha registra una crescita esplosiva del 43%, spesso abbinato a fragola, ube, miele salato e pistacchio. Questa tendenza dimostra l’apertura della Gen Z verso sapori tradizionalmente asiatici reinterpretati in chiave occidentale.

Proteine al centro

La Generazione Z manifesta particolare interesse per alimenti e bevande ad alto contenuto proteico, con una crescita del 27%, riflettendo una maggiore attenzione alla salute e al benessere fisico.

Leggi l’articolo anche su MixologyItalia.com

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