giovedì, Dicembre 4, 2025
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Eugin Distilleria presenta tre novità oltre il gin per fine anno

Eugin Distilleria Indipendente chiude il 2025 con un trittico di lanci che segna un’evoluzione rispetto al core business del gin. Eugin propone tre referenze che intercettano nuove occasioni di consumo e rispondono alle aspettative di un pubblico che negli ultimi sette anni ha seguito con interesse il percorso di ricerca della realtà di Meda, sempre fedele alle radici tradizionali.

La voglia di sperimentare e la creatività di Eugenio Belli – Master Distiller e anima di Eugin – sono caratteristiche che lo spingono a esplorare continuamente nuove direzioni, mantenendo però fermo il rispetto per standard qualitativi elevati, produzione artigianale e visione coerente.

Triple Sec con agrumi freschi del Sud Italia

Il primo lancio riguarda un Triple Sec che rivisita il liquore di origine francese secondo l’approccio distintivo di Eugin. Come spiega Eugenio: “Normalmente il nome stesso suggerisce che siano necessarie tre distillazioni perché il prodotto sia pronto, e che si usino le scorze essiccate di arance amare, tipicamente caraibiche. A noi invece piaceva l’idea di un prodotto che fosse il più possibile integro e il più possibile “nostrano”.

Il Triple Sec firmato Eugin utilizza non scorze disidratate ma arance amare calabresi intere, integrate con una quota minoritaria di limoni interi che apportano freschezza. Il processo prevede un’unica distillazione, preceduta da macerazione di 24 ore direttamente nell’alambicco. Determinante è la fase di riposo di alcuni mesi, che permette agli olii essenziali degli agrumi di tornare in soluzione quando il grado alcolico viene portato a 40,5, rendendo il distillato perfettamente limpido senza ricorrere a filtrazioni.

Assenzio stile blanche con botaniche spontanee

La seconda referenza degli alambicchi Eugin è l’AssenzioRobert e Katherine, nome che omaggia il filosofo Robert Boyle, figura molto cara a Eugenio: un distillato che recupera l’eredità degli assenzi prodotti fino all’inizio del XX secolo, escludendo coloranti e essenze artificiali di anice, privilegiando esclusivamente materie prime genuine.

L’interpretazione scelta è quella degli assenzi “blanche”, riconoscibili per la trasparenza anziché per il verde canonico associato a questo distillato. La formula rispetta i tre ingredienti cardine: assenzio maggiore, semi di anice verde e semi di finocchio. L’elemento caratterizzante lo illustra Eugenio: “Le altre erbe caratterizzanti sono semplicemente quelle che crescono intorno al luogo dove raccolgo l’assenzio maggiore: elicriso, menta, semi di angelica: tutti sentori che ricordano un prato di montagna.”

Bitter aranciato ideale per cocktail e consumo liscio

Il terzo prodotto della distilleria brianzola – che dal 2021 dispone anche di uno store monomarca nel capoluogo lombardo affidato a Niccolò Belli, fratello di Eugenio – è il Bitter che possiede il profilo di un amaro classico interpretato con sensibilità da distilleria (sulla scia dell’Amaro introdotto nel 2024).

Le componenti amaricanti risultano più evidenti, in particolare rabarbaro, genziana e china; la presenza di zucchero è contenuta e emerge una componente erbacea riconoscibile derivante dall’assenzio romano di raccolta spontanea. Attenzione particolare anche alla dimensione visiva: “Non volevamo dare il classico colore rosso che ci si aspetta da un bitter – spiega Eugenio – Dunque la scelta è ricaduta su una radice, la Potentilla, che conferisce un colore aranciato tendente al mattone: un rosso più caldo, una nota di terra, per un Bitter che si presta sia alla miscelazione sia bevuto liscio on the rocks.”

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