Fra i numerosissimi marchi e varietà di gin lanciati negli ultimi anni, mancava quello fatto con le botaniche dei campi da golf: ora c’è e arriva dalla Scozia. A Città del Messico ha aperto un nuovo locale di ispirazione sarda, ma di respiro internazionale. Intanto, in Africa gli scimpanzé ci rivelano le origini dell’aperitivo. Dai media internazionali, le news della settimana dal mondo della mixology e dei distillati.
Il gin che arriva dai campi da golf
Di gin, finora, pensavamo di averne visti di tutti i colori. Con il boom di questo distillato, negli ultimi due decenni, il mercato è stato invaso da nuovi London dry e inedite referenze aromatizzate con i più vari ingredienti. Quello che però mancava era un gin fatto con le botaniche dei campi da golf: la distilleria scozzese Eden Mill ha lanciato infatti Golf Gin, un London dry prodotto appunto con botaniche raccolte nel golf resort Old Course a St Andrews, nei cui 95 acri – riferisce The Spirits Business – crescono abbondanti ginestre, eriche e lavanda.
Golf Gin, caratterizzato da una gradazione alcolica al 42% vol., è attualmente disponibile nel Regno Unito nei negozi Waitrose, ma presto sarà possibile acquistarlo anche sul sito web della distilleria e nei negozi al dettaglio a 29 sterline (circa 34 euro).
Photo Credits: Eden Mill
Un nuovo locale “sardo” a Città del Messico
Si chiama Café Arixi ed è un bar ristorante di ispirazione sarda appena inaugurato nel quartiere Roma Norte di Città del Messico. A crearlo, però, non sono stati degli intraprendenti sardi “doc” volati nella capitale messicana, bensì Maura Lawrence Milia, Walter Meyenberg e Alex Lawrence Milia, che poco più di un anno fa hanno costituito nella metropoli latinoamericana il gruppo MWA, attivo nel business dell’ospitalità.
Tuttavia, si legge su Drinks International, i coniugi Lawrence Milia, che prima di trasferirsi a Città del Messico sono stati per diversi anni protagonisti della scena dei bar londinesi, si sono sposati in Sardegna, dove Maura è cresciuta nella frazione nel sud dell’isola che dà il nome al nuovo locale messicano.
Quello del Café Arixi, peraltro, è un concept di ispirazione sarda ma di respiro internazionale: l’architettura del cortile, i piatti della cucina e la lista delle bevande a base di ingredienti diversi potrebbero non essere sardi e nemmeno messicani, ma il modo in cui sono proposti “sa” comunque di Sardegna.
Alle origini dell’aperitivo
Per la prima volta, alcuni scimpanzé selvatici sono stati filmati mentre mangiavano l’albero del pane africano fermentato, che contiene etanolo, offrendo una possibile visione evolutiva su come l’umanità sia venuta in contatto per la prima volta con l’alcol.
Come riferisce The Drinks Business, i primati sono stati ripresi da telecamere attivate dal movimento nel Parco Nazionale di Cantanhez, in Guinea-Bissau, sulla costa occidentale dell’Africa. Le scimmie sono state filmate mentre condividevano il frutto fermentato in non meno di dieci occasioni. L’analisi dei campioni del frutto stesso ha rivelato che il contenuto alcolico più alto era dello 0,61%, una quantità piuttosto bassa, ma comunque superiore alla soglia dello 0,5% di alcol per una bevanda considerata “analcolica” nel Regno Unito (ma non in Italia, dove è all’1,2%).
I ricercatori hanno peraltro osservato che gli scimpanzé consumavano una grande quantità di frutti nella loro dieta e che quindi l’effetto cumulativo anche di una percentuale molto bassa di etanolo sarebbe maggiore.
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