Jägermeister in Italia si conferma come il terzo marchio più venduto nella categoria amari

 Jägermeister in Italia si conferma come il terzo marchio più venduto nella categoria amari

Fin dai tempi fin dall’antica Grecia Ippocrate usava gli infusi di erbe a scopo curativo. I Romani hanno poi perfezionato la macerazione per assecondare il piacere del palato e con i medici-alchimisti islamici e la Scuola Medica di Salerno si scoprirono nuovi metodi di distillazione, ottenendo i primi amari di qualità nella versione che conosciamo oggi: liquori digestivi intramontabili che continuano ad essere un must nei banconi e nelle tavole di tutto il mondo, degustati non più solo secchi o con ghiaccio ma anche in miscelazione. E non fa eccezione l’Italia, dove gli amari coprono il 16,3% delle vendite totali del comparto Spirit (arrivato a quasi 900 milioni di fatturato nel 2023). Un prodotto in particolare si conferma il più amato al mondo: Jägermeister, il celebre liquore tedesco pronto a lanciare nel nostro Paese la campagna “Barrel Ageing”, nuova versione dello spot tv inserito nella campagna principale «BE THE MEISTER», on air e on line dal 14 al 27 aprile e nei mesi di novembre e dicembre.

Distribuito in Italia da Gruppo Montenegro, oggi Jägermeister rappresenta il liquore alle erbe più amato al mondo, con 120,7 milioni di bottiglie da 0,7 l vendute nel 2022. Oltre l’85% del fatturato totale di Jägermeister viene realizzato all’estero, con 150 Paesi target, in testa Stati Uniti, Germania, Sudafrica (uno dei mercati emergenti), Regno Unito e Spagna. In tutto il mondo, Jägermeister conta circa 1.000 dipendenti ed è arrivata alla quinta generazione della famiglia proprietaria.

Da sempre – dichiara Leonie Paris, Area Manager Director Western Europe presso MAST-Jägermeister – guardiamo con molto interesse all’Italia, che rappresenta l’undicesimo mercato di riferimento per il brand a livello mondiale e il settimo a livello europeo. La riconosciuta cultura liquoristica che contraddistingue questo Paese ci consente infatti di intercettare un bacino ampio di consumatori appassionati e consapevoli che ricercano prodotti di qualità e, allo stesso tempo, in grado di regalare esperienze uniche e distintive. E in questo senso, Jägermeister rappresenta una perfetta sintesi, tanto da confermarsi in Italia come il terzo marchio più venduto nella categoria amari, l’unico internazionale”.

JÄGERMEISTER: I SEGRETI DI UN SUCCESSO GLOBALE
Simbolo universalmente riconosciuto, l’iconica bottiglia verde con spalle larghe squadrate rappresenta uno dei segreti del successo globale di Jägermeister: la bottiglia perfetta (l’unica) che ha saputo superare i numerosi test di rottura messi in atto dal suo inventore, Curt Mast, che 90 anni fa gettò le basi di un ‘messaggio’ ante litteram contro gli sprechi e, allo stesso tempo, di una soluzione ideale per gli spostamenti e i viaggi grazie alla sua testata resistenza.
Ma sono anche altri gli altri elementi distintivi di Jägermeister. Una miscela segreta di 56 botanicals (tra erbe, fiori, radici e frutti di altissima qualità provenienti da tutto il mondo), rimasta immutata sin dal 1934, quando Curt Mast (figlio del fondatore dell’azienda, Wilhelm Mast) mise a punto la ricetta perfetta. Una storia centenaria e audace che si lega alla natura e alla caccia, con il leggendario cervo di Sant’Uberto con la croce tra le corna scelto come ‘marchio di fabbrica’. Un gusto inconfondibile valorizzato al meglio se gustato ghiacciato a -18° C. Asset che in soli 90 anni hanno affermato  come Meister d’eccellenza, riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità e irriverenza. Una storia di successo globale partita all’interno di una piccola azienda familiare, fondata nel 1878 da Wilhelm Mast a Wolfenbüttel in Germania, dove ancora oggi all’interno delle storiche cantine (oltre agli stabilimenti di Wolfenbüttel-Linden e Kamenz) viene prodotto il celebre liquore tedesco seguendo un metodo artigianale e un processo produttivo rispettoso del tempo.
Proprio il concetto di tempo sarà il protagonista dello spot tv “Barrel AGEING” con la Dj romana Marta aka Fivequestionmark, ex concorrente del progetto Jägermusic Lab, che accende le ‘notti migliori’ sulle note della musica elettronica, genere distintivo dell’intramontabile ice cold shot. Lo spot andrà on air sui principali broadcaster (Publitalia, SKY, Discovery e Amazon Prime) e on line sulle principali piattaforme social (Youtube, Amazon e Meta). Maggiori approfondimenti QUI.

JÄGERMEISTER SHOT: NON MISCELATO, SEMPLICEMENTE GHIACCIATO
Con 56 botanicals, piace immaginare Jägermeister shot come un cocktail a sé. Uno dei segreti per gustarlo al meglio è berlo ghiacciato, a -18°C per essere precisi (la temperatura del freezer di casa). La Ricetta? 2cl di Jägermeistere un bicchiere per shot ghiacciato e spesso, l’unico in grado di garantire un piacevole contrasto con la viscosità del liquido. Il consiglio da Meister: conserva sempre e solo in freezer Jägermeister insieme ai bicchieri.

SOSTENIBILITÀ: JÄGERMEISTER PUNTA A RIDUZIONE EMISSIONI DEL 42% ENTRO IL 2030 
Da molti anni Jägermeister promuove criteri di sostenibilità lungo l’intera catena del valore. In un’ottica di decarbonizzazione, l’azienda punta ridurre le emissioni totali del 25% entro il 2026 e del 42% entro il 2030. Attualmente il 97,4% del consumo di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili. Anche all’interno della rete vendite vengono applicate pratiche sostenibili. Un esempio significativo è il MeisterCode antispreco, una guida creata da Jägermeister sui materiali pubblicitari nei punti vendita basata su riciclo e uso consapevole delle risorse, dei materiali e dei trasporti, a cui tutti i dipendenti, distributori e partner devono attenersi.
Dal 2022, l’azienda utilizza carta riciclata al 100% per le etichette, risparmiando così oltre il 66% delle emissioni di carbonio e riducendo il consumo di acqua di 3,5 volte. Dal 2023 tutti gli imballaggi di cartone vengono acquistati da aziende tedesche per ridurre le distanze di trasporto. Si è passati inoltre dal cartone pieno a quello ondulato risparmiando quasi la metà delle risorse necessarie e riducendo notevolmente il loro peso senza rinunciare alla stabilità. In un’ottica di pratiche commerciali sostenibili e di ottimizzazione del processo produttivo, infine, Jägermeister ha recentemente investito 6,3 milioni di euro nella linea di imbottigliamento, presente a Wolfenbüttel-Linden, dedicata ai Mini Meister (bottiglie mignon nei formati da 20, 40, 50 e 100 ml). Obiettivi: sostituire la tecnologia precedente con un sistema moderno di cambio rapido in grado di adattare rapidamente la macchina alle diverse dimensioni delle bottiglie, semplificare notevolmente il lavoro di circa 100 dipendenti, rispondere alla crescente domanda di prodotto. Ciò garantisce la massima flessibilità ed efficienza, nonché processi stabili.

Redazione 2

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