giovedì, Luglio 3, 2025
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Holywater Gin e AGAVESANTA: quando il sacro incontra il distillato e la bottiglia si fa reliquia

Nel regno ambiguo dei segni, anche il packaging diventa linguaggio. Così, quando Sidney Yeates mostrò la sua bottiglia a Oscar Quagliarini – bartender, naso e semiologo del gusto – quest’ultimo non esitò un secondo: accettò la sfida.
Nasce così, all’inizio del 2025, Holywater Gin: un distillato che non ha nulla a che vedere con la popstar americana, ma tutto con l’immaginario delle statuette mariane vendute nei santuari. Non è solo un gin, ma un’icona liquida, racchiusa in un contenitore che sembra più una miniatura sacra che una bottiglia. Cesellata con cura e strategia, è pensata per scuotere: fedeli o scettici, bartender o amanti del bere miscelato, nessuno resta indifferente.

AGAVESANTA: il secondo capitolo del trittico

La vera novità è AGAVESANTA, il secondo spirito di un trittico spirituale e sensoriale. Un distillato di agave rosso fuoco, ispirato a due Madonne nere – Loreto e Guadalupe – e a due eventi traumatici del 1921: un incendio e un attentato. Abbiamo assaggiato entrambi al Roma Bar Show, dove abbiamo anche incontrato i due creatori del progetto. Ecco cosa ci hanno raccontato.

L’intervista

Come nasce il progetto?
Sidney: Tutto parte da un incontro. Mostro a Oscar una bottiglia e gli chiedo: “Cosa ne pensi?” E lui risponde: “Ci siamo. Facciamo.”

Oscar, cosa ti ha convinto a unirti?
Oscar: Ho creduto subito nel progetto, anche per il mio legame con l’iconografia religiosa. La prima formula è stata Holywater Gin. Poi, visto che Sidney non si ferma mai, abbiamo creato anche AGAVESANTA.

Parlaci di AGAVESANTA.
Oscar: La bottiglia è nera. Dentro c’è un distillato di agave infuso all’hibiscus, che gli dona il rosso vivo e richiama le fiamme. Abbiamo aggiunto anche estratto naturale di legno di cedro, lo stesso usato per scolpire la Madonna di Loreto. È un omaggio a due Madonne meticce e a due eventi drammatici avvenuti nel 1921.

E Holywater Gin?
Oscar: È un compound gin trasparente, con botaniche ispirate al terroir di Lourdes.

Quanti lotti avete prodotto?
Sidney: Pochissimi. Ma al Roma Bar Show abbiamo chiuso un accordo con Spirits & Colori per la distribuzione.

Il progetto è un trittico. A quando il terzo spirito?
Sidney: È già in cantiere.
Oscar: Sarà rosa… ma non vi svelo altro. Stay tuned!

Quanto conta il colore in un cocktail?
Oscar: Tantissimo. È fondamentale.

Quali drink consigliate con AGAVESANTA?
Oscar: per esempio, un Mexican Mule rosso dove al posto del tequila, usiamo AGAVESANTA: con ginger beer e lime sprigiona freschezza e colore. Oppure un Paloma Spicy con soda al pompelmo rosa: il distillato si accende e diventa vibrante.

La strategia di comunicazione

Come lo promuovete?
Sidney: I social oggi sono fondamentali – ahimè. Io non li uso e non li amo, ma ormai il direttore commerciale è chi sa gestire Instagram e TikTok.

TikTok non è troppo giovane per un distillato così?
Oscar: Non più. L’età media si è alzata. È un canale maturo.

Avete ricevuto critiche?
Sidney: Sì, alcune. Ma nel 2025 anche parlare di etica è una presa di posizione.
Oscar: Non usiamo nomi blasfemi. Non è provocazione: è un’operazione culturale e sociale.

Cosa intendete per sociale?
Sidney: Una parte degli introiti sarà devoluta in beneficenza. Lo abbiamo promesso e lo faremo.

In conclusione: non sarà miracoloso, ma è sicuramente iconico!

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