Presentata in anteprima al Ceresio 7 di Milano, la nuova bottiglia in edizione limitata firmata da Piero Lissoni segna un doppio debutto: è la prima collaborazione del celebre designer con un distillato, e la prima volta che Ginarte adotta un tappo in vetro, simbolo di trasparenza e perfezione formale.
La luce del tramonto si riflette sulla piscina di Ceresio 7, rendendola ancora più brillante, mentre scopriamo in anteprima la nuova bottiglia special edition.
Ogni anno, Ginarte affida il racconto del proprio spirito creativo a un artista in grado di trasformare la bottiglia in un’opera da collezione. Dopo collaborazioni che hanno esplorato pittura e illustrazione, quest’anno per la prima volta è il linguaggio del design industriale a interpretare la visione del brand.
DOPPIO DEBUTTO
Come anticipato, si tratta di un doppio esordio: è la prima volta che Piero Lissoni firma una bottiglia di uno spirito, ed è anche il debutto del tappo in vetro nella gamma Ginarte. Una scelta che rafforza la purezza formale dell’oggetto e celebra la trasparenza come valore estetico e simbolico, fino al più piccolo dettaglio. Per Lissoni, “la bottiglia è un involucro: deve proteggere, contenere, essere all’altezza di ciò che custodisce. Ma è il contenuto il vero protagonista — e Ginarte mi piace molto.”
Il designer confessa inoltre di apprezzare particolarmente il Martini, un cocktail che esalta il gusto puro e botanico del gin di Tommaso Cavalli.
D’accordo con lui è Francesco Bargellini, senior marketing advisor di Ginarte, che per l’occasione ha voluto una drink list essenziale ma perfetta per esaltare il prodotto in miscelazione: Gin Tonic, Martini e un twist del Paloma.
Come nasce la collaborazione tra Ginarte e Piero Lissoni?
Da una sintonia profonda che si è tradotta in dialogo. Ginarte è un brand che vive al confine tra mixology e arte, e Piero Lissoni rappresenta un’eccellenza del design che, come noi, lavora su sottili equilibri: tra forma e funzione, tra materia e pensiero. Volevamo una bottiglia non solo bella, ma dotata di anima e narrazione. Lissoni ha interpretato questa esigenza alla perfezione, creando un oggetto che è al tempo stesso essenziale e complesso. Un design da ammirare, da esplorare, da vivere.
Qual è il concept creativo dietro questa edizione limitata?
La trasparenza. Intesa sia come valore visivo che come dichiarazione simbolica: la chiarezza dei materiali, la purezza del gin, l’onestà di un progetto che non ha bisogno di effetti speciali per esprimere la sua forza. Come dice Lissoni: “Ginarte è un dialogo tra geometria e trasparenza, una sintesi equilibrata tra semplicità e autenticità, dove il visibile e l’invisibile si fondono in un’esperienza armonica.” È un progetto che si muove tra arte e architettura liquida.
Questa limited edition di Ginarte è…?
Un’opera di design che racchiude al suo interno un gin di altissima qualità, ottenuto con botaniche selezionate e lavorate con cura artigianale. È pensata per chi cerca la bellezza anche nei gesti quotidiani, come versare un drink.
A proposito di design: GinArte sarà presente al Salone del Mobile?
Assolutamente sì. Dal 7 al 16 aprile, la bottiglia sarà protagonista di un’installazione esclusiva nelle vetrine di Argenteria Dabbene in Largo Treves, nel cuore del Brera Design District. L’allestimento, curato da Lissoni & Partners, offrirà un’esperienza visiva unica, in cui materiali, linee e luci racconteranno l’armonia tra materia e spirito. Inoltre, durante il Fuorisalone, la bottiglia sarà disponibile in alcuni dei cocktail bar più iconici di Milano: dal Mio Lab by Park Hyatt Milano a Officina, da Bob Isola a Chinese Box, fino a Just Me e Pineta Milano. Ognuno di questi locali proporrà una special drink list. E non finisce qui: l’8 aprile Ginarte sarà sponsor anche della Florence Cocktail Week, per poi avviare delle attivazioni speciali a Parigi e Barcellona nei mesi successivi.
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