Gianluca Amoni, Bar Manager di Balthazar e Balthazar Downtown, è stato proclamato vincitore della terza edizione della St. Moritz Cocktail Week, l’evento che celebra l’arte della miscelazione di qualità e le destinazioni di lusso del territorio engadinese.
Il signature cocktail salito sul gradino più alto del podio si chiama Horishi – “maestro tatuatore” in giapponese -, in omaggio al tatuatore svizzero Filip Leu. Una ricetta che celebra xil tema guida dell’edizione 2025: “A Work of Art”.
Perfetto bilanciamento di Altos Tequila Reposado, Italicus Rosolio di Bergamotto, Yuzu, miele e liquore home made di prugne e shiso purple, il signature cocktail di Balthazar Downtown ha ottenuto il più alto punteggio secondo le schede di valutazione di una selezionata giuria composta quest’anno da 4 esperti mixologist: Riccardo Caione, Head Bartender di Salmon Guru Madrid, Penelope Vaglini, co-founder di Coqtail – for fine drinkers e Academy Chair per The World’s 50 Best Bars, Davide Diaferia, Master Mixologist di Drink Kong Roma, e Dirk Hany, owner del Bar am Wasser di Zurigo.
Sul podio anche i signature cocktail di Grand Hotel Des Bains Kempinski St. Moritz e Cresta Palace Celerina
In una serata che ha riunito tutti i membri della St. Moritz Cocktail Week, sono stati premiati anche gli altri due gradini del podio. Al secondo posto, This is not a cocktail, firmato da Alen Bosova – Assistant Bar Manager del Grand Hotel Des Bains Kempinski -, ispirato al surrealismo di Magritte e servito in un bicchiere d’artista disegnato ad hoc per l’occasione dal giovane pittore svizzero Benjamin Rayher. Una miscela di Beluga Vodka – St. Moritz special edition -, Perrier, sciroppo di olivello spinoso e rosmarino, mandorla e succo di lime, servito con una spuma di Italicus Rosolio di Bergamotto e calamansi e polvere di Campari.
Al terzo posto il cocktail di Andrea Cucchiani, Bar Manager del Cresta Palace Celerina, che si è ispirato alla “lampada nuvola” – Wolkenlampe, 1970 – del duo di designer svizzeri Susi e Ueli Berger, entrata nella collezione permanente del MoMA di New York. Il cocktail è intitolato Above the Clouds ed è stato realizzato mescolando Campari, Italicus Rosolio di Bergamotto, St. Germain Elderflower Liqueur e un cordiale alla pera homemade.
Il Premio della Critica assegnato nuovamente a “Sam” Ahmed El Sayed, Bar Manager del Piano Bar dell’Hotel Schweizerhof
È il riconoscimento che celebra il bartender che ha saputo incarnare al meglio i valori della St. Moritz Cocktail Week, mostrando passione, impegno e dedizione al progetto, e che ha saputo interpretare al meglio il tema “A Work of Art”, guida di questa edizione. I giudici e gli organizzatori della St. Moritz Cocktail Week hanno scelto di conferire il Premio della Critica a “Sam” Ahmed El Sayed e ai suoi collaboratori artisti, che hanno disegnato per lui un porta bicchiere interamente artigianale intagliato con maestria da Annakarina Tretow da legno engadinese e serigrafato dall’artista Jan Starke. Il cocktail, intitolato Swiss Precision, è stato realizzato con Don Julio Reserva, miele di pino fermentato, acqua di fiore di cactus, gocce di tintura di Edelweiss, polvere di mais blu e fumo di mesquite, per essere servito su ghiaccio alpino.